Comfort Zone Atelier è un progetto di IoDeposito, rivolto a tutti i ragazzi di 11-14 anni dell’area dell’Alto e Basso Isontino che vi partecipano gratuitamente, con l’intenzione di sperimentare attraverso l’espressione liberando le energie creative e imparando a progettare opere d’arte contemporanea.
Grazie alla partnership con Farmacia Zooè e La Tribù, il nostro contributo al progetto è stato un atelier temporaneo, da ottobre a dicembre 2019, e performativo, sul tema della maschera, all’I.C. Macor di Mariano del Friuli.
La maschera e il suo riflesso è un percorso di Educazione alla Teatralità, rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 13 anni; consiste in un percorso creativo e liberatorio che, partendo dalla costruzione della maschera neutra in cartapesta e le decorazione della stessa con segni e simboli che raccontino di sè, esplora il concetto dell’identità e del suo riflesso attraverso l’espressione corporea e il movimento creativo.
Quando parliamo di maschera a teatro immaginiamo per prima cosa un personaggio. Questo è quello che certamente accade all’esterno del corpo dell’attore in maschera, mentre tutto ciò che avviene dentro di lui rimane un atto personale, intimo e inimitabile. Sotto la maschera del personaggio quindi ce n’è un’altra che sorregge il tutto: quella neutra. E questa struttura, questo sostegno parte prima di tutto dalla consapevolezza corporea di ogni attore.
Per i ragazzi l’incontro con la maschera neutra è stata una grande novità: dall’iniziale rifiuto dell’intimità propria di quest’esperienza, con lo sguardo dentro di sé, alla difficoltà di fare movimenti lenti così come di uscire da idee stereotipate di espressione. I ragazzi hanno potuto sperimentare modi diversi di dire una stessa cosa, modi che nascono “dentro” ciascuno, o che si ispirano a “fuori”, grazie all’osservazione dei compagni.
Gli allievi hanno infine sperimentato la costruzione di una performance collettiva che mescola narrazione corporea e lettura di quanto emerso durante il percorso come ispirazione e condivisione di esperienze e vissuti in prima persona, e che a conclusione del laboratorio hanno generosamente restituito a un pubblico di genitori e insegnanti.